La bulloneria strutturale è usata in carpenteria metallica per collegare strutture in modo sicuro e duraturo. Fornita con marcatura CE e certificato DOP. Disponibile secondo EN 14399, nelle classi 8.8 e 10.9 con rivestimento superficiale di zincatura a caldo e secondo EN 15048, nella classe 8.8 GREZZO e con rivestimenti superficiali di zincatura a caldo e bianca.
Titolo | Codice | Norma | Materiale | Trattamento | Diametro | Chiave | Lunghezza |
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Con bulloneria strutturale si intende un insieme di elementi di fissaggio che si usano sopratutto nella carpenteria metallica per collegare strutture metalliche. Tali elementi sono composti da viti e dadi, spesso accompagnati da rondelle, e sono progettati per garantire una giunzione sicura e duratura.
Bulloneria strutturale su richiesta fornibile sia secondo la EN14399 che EN15048.
1) EN 14399
Le normative definiscono i requisiti generali e specifici dell’assieme per la bulloneria strutturale ad alta resistenza a serraggio controllato. Esse, inoltre, introducono l’istituzione della prova di attitudine dell’assieme, in modo da garantire l’utilizzatore della qualità e compatibilità di tale bulloneria alle procedure e modalità di serraggio.
Il kit
È costituito da vite, dado e due rondelle.
Essendo la bulloneria a serraggio controllato molto sensibile alle differenze di fabbricazione e lubrificazione, è importante che il kit sia fornito da un unico fabbricante che sarà sempre responsabile del funzionamento e rivestimento dell’assieme.
Oltre alle proprietà meccaniche dei componenti, la funzionalità del kit richiede che il precarico specificato possa essere raggiunto se l’assieme è serrato con un procedimento idoneo, che verrà testato attraverso un metodo di prova.
La marcatura
Tutti i componenti utilizzati nell’assieme devono essere marcati con la sigla del fabbricante e le lettere “HV”.
2) EN 15048
Le normative definiscono i requisiti generali e specifici del kit – vite, dado, rondelle – per la bulloneria strutturale non a serraggio controllato, escluse le tipologie di rivestimento.
Il kit
È costituito da vite, dado e, in alcuni casi, rondelle. Quest’ultime non rientrano necessariamente nell’assieme poiché non hanno una funzione attiva nel test funzionale previsto dalla Parte 2 della Norma.
La marcatura
Può essere:
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