Quanti tipi di rondelle esistono?
Un mondo da scoprire e conoscere
Prima di avventurarci nel mondo delle rondelle, è importante capire di cosa stiamo parlando dal punto di vista meccanico: “una rondella è un dischetto con un foro centrale, che viene inserito fra un dado di un bullone, o la testa di una vite, e l'oggetto contro il quale deve essere stretto al fine di migliorarne il bloccaggio” (https://it.wikipedia.org/wiki/Rondella_(meccanica)).
In particolare, è possibile distinguere diverse tipologie di rondella:
1) Rondella piana
UNI 6592 – DIN 125-A
UNI 6592 – DIN 433
Pensata per le viti a testa esagonale o a testa cava, la rondella piana UNI 6592 – detta anche “arparella” o “riparella” in gergo romagnolo – ha il compito di distribuire il carico di serraggio su una superficie più estesa rispetto a quella consentita dal dado di un bullone o dalla testa di una vite. In caso di eccessiva lunghezza della vite, inoltre, può fungere da distanziale.
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2) Rondella piana
UNI 6593 – DIN 9021
UNI 6593 MT
La rondella piana UNI 6593, comunemente conosciuta come “rondella grembialina” o “rondella a fascia larga”, è dotata di un diametro esterno 3 volte più grande del foro.
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3) Rondella elastica spaccata o Rondella Grower
UNI 1751 – DIN 127-B
UNI 9195
Grazie alla forma a elica cilindrica, la rondella Grower – nome che ha ereditato dal suo inventore, John Grower – impedisce lo svitamento accidentale tramite reazione elatrica, motivo che la rende particolarmente indicata per i montaggi in cui ci sono molte vibrazioni.
Solitamente, viene utilizzata con la bulloneria di classe 8.8.
È disponibile anche la versione rondella Grower rinforzata, secondo la UNI 9195.
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4) Molla a Tazza o Rondella Belleville
UNI 8836 8837 – DIN 2093
La molla a tazza o rondella Belleville è una molla a tazza di forma conica che preme contro la parte inferiore della testa del bullone e nel materiale di installazione, così da evitare l’allentamento di viti, dadi e bulloni negli accoppiamenti soggetti a vibrazione e compensare gli assestamenti di assemblaggio e le dilatazioni.
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5) Rondella zigrinata elastica conica o Rondella Schnorr ®
DIN 6796
La rondella zigrinata elastica conica rappresenta una valida soluzione per il processo di bloccaggio delle viti, visto che richiama i principi base della molla a tazza con l’aggiunta di una chiusura attiva.
Difatti, tale rondella è dotata di una sezione trapezoidale dentata da entrambe le parti, il cui diametro esterno coincide con il diametro esterno della testa delle viti a testa cilindrica e ad esagono cavo, permettendone un incastro ad hoc.
Solitamente si utilizza in caso di perdita di accoppiamento di una vite a causa delle vibrazioni, nonostante le sue applicazioni siano, in realtà, molteplici: dall’automotive ai macchinari, fino agli impianti in generale.
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6) Rondella a dentellatura esterna o Rondella a ventaglio
UNI 8842-A – DIN 6798-A
La rondella a dentellatura esterna è ideale in situazioni di carico dinamico e in presenza di vibrazioni o condizioni ambientali avverse, al fine di garantire il bloccaggio su superfici di appoggio piane con dimensioni superiori al diametro esterno della rondella stessa.
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7) Rondella dentellatura interna
UNI 8842-J – DIN 6798-J
La rondella a dentellatura interna è ideale in situazioni di carico dinamico e in presenza di vibrazioni o condizioni ambientali avverse, al fine di garantire il bloccaggio su superfici di appoggio non piane.
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8) Rondella sferica
DIN 6319-C – DIN 6319-D
La rondella sferica, detta anche “rondella auto-allineante”, può avere sia un uso singolo che multiplo, soprattutto quando si parla di applicazioni in cui i piani d’appoggio non sono paralleli o le superfici sono irregolari.
Può essere di due tipi:
- DIN 6319 C, quando la metà superiore è convessa;
- DIN 6319 D, quando la metà inferiore è concava.
La metà superiore ha un diametro interno leggermente più stretto rispetto alla metà inferiore, il che consente alla vite di auto-allinearsi automaticamente per compensare qualsiasi deviazione angolare tra le superfici di appoggio.
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9) Rondella elastica tipo KS per alberi senza scanalatura
La rondella elastica tipo KS è strettamente consigliata per i lavori su alberi lisci, senza gola, di materiale tenero con resistenza 589-687 N/mm².
Al contrario, il suo uso è sconsigliato su alberi con superfici rettificate, indurite o sottoposte a trattamenti superficiali galvanici, in quanto ridurrebbero notevolmente la capacità di carico.
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10) Rondella di sicurezza con linguetta
UNI 6600 – DIN 93
La rondella di sicurezza con linguetta è caratterizzata da un lembo che viene piegato sul fianco del bullone e un’altra sporgenza che va ad incastrarsi in un foro – detto anche “linguetta” – o ad esercitare forza su un’altra superficie.
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11) Rondella di sicurezza con nasello
UNI 6599 – DIN 432
La rondella di sicurezza con nasello presenta una forma rotonda con una linguetta o tacca aggiuntiva, che aiuta a mantenere il dado in posizione e fornisce una funzione di blocco positivo attorno a bulloni, dadi, alberi o tacche.
Che sia esterna o standard, tale rondella può essere rimovibile e riutilizzabile dopo lo smantellamento grazie alla sua qualità duratura, che le consente di resistere a diversi fattori, quali: corrosione, ruggine, agenti atmosferici, riscaldamento eccessivo e vibrazioni costanti.
In generale, può essere utilizzata nei settori dell'ingegneria meccanica, della costruzione di strumenti, dell'edilizia e dell'industria per il fissaggio di vari elementi strutturali.
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12) Rondella quadrata per sezioni a U
UNI 6598 – DIN 434
La rondella quadrata per sezioni a U, conosciuta anche come “rondella quadrata da costruzione”, ha lo stesso scopo delle altre rondelle; tuttavia, presenta una struttura robusta caratterizzata da spessori particolarmente resistenti alla rotazione, trazione, corrosione ed abrasione.
Solitamente viene utilizzata laddove la rondella rotonda potrebbe non essere applicabile, coprendo così un’ampia gamma di applicazioni, quali: automobili, automazione, produzione di energia, macchinari, trasporti e ingegneria pesante.
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13) Rondella per appoggio su profilato
UNI 5716 – DIN 6918
Con un lato costituito da un angolo inclinato, la rondella per appoggio su profilato presenta una forma quadrata all’esterno e circolare all’interno, il cui fine è quello di correggere gli allineamenti nelle strutture e garantire che il parallelismo sia coerente in tutto il prodotto.
Può essere utilizzata in applicazioni che richiedono il fissaggio di bulloni in raggi I-bea, raggi a U e travi standard americani.
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14) Rondella B.A.R. ad alta resistenza
UNI 5714 – DIN 6916
La rondella piatta è una piastra spessa e rotonda con un foro centrale, il cui diametro è superiore a quello del dado di accoppiamento, dall’entità rimovibile e riutilizzabile.
Può svolgere una serie di funzioni, quali: fungere da distanziatore tra il componente di fissaggio e la superficie di montaggio, distribuire il carico su una vasta area e ridurre il rischio di danni alla superficie causati da altri componenti filettati o taglienti.
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15) Rondella di sicurezza con linguette ad angolo retto
UNI 1747
Solitamente la rondella di sicurezza con linguette ad angolo retto viene consigliata per le applicazioni elettriche, critiche e resistenti alle vibrazioni, comprese molteplici forme di terra, mare e aria.
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16) Rondella Contact
La rondella Contact è una conica ad azione elastica che presenta una corona circolare zigrinata anti-svitamento sulla superficie a contatto con il sottotesta della vite, solitamente di classe 6.8, 8.8 e 10.9, motivo che ne spiega l’uso come precarico elastico in una connessione bullonata.
La combinazione della geometria conica e delle nervature radiali presenti sulla superficie superiore della rondella forniscono un’elevata resistenza all’allentamento della connessione, evitando danni alla superficie di appoggio.
In generale, la rondella contact rappresenta il prodotto ideale in applicazioni che richiedono resistenza alle vibrazioni, in presenza di variazioni di temperatura e fori sovradimensionati o ovali.
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17) Rondella Fiat 10187
UNI 8836
La rondella Fiat 10187 è una conica da utilizzarsi per pre-assemblaggio con viti a passo metrico.
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