Passivazione - Bondoli & Campese

Passivazione

E' uno dei passi conclusivi per i trattamenti anticorrosivi dei rivestimento di zinco a base elettrolitica.
Una volta rivestito il pezzo, per stabilizzare e per rendere efficiente lo strato anticorrosivo, si deve aggiungere un'ulteriore protezione, fornita dal passivante. I pezzi appena terminati vengono immersi in
soluzioni liquide contenenti composti di metalli, in particolare di cromo, le quali depositano sui pezzi un film che ha normalmente spessore pari a 300 nm (1 nanometro=1 miliardesimo di metro) e che protegge la superficie del pezzo trattato grazie allo spessore del riporto.

Fino a pochi anni fa si usavano passivanti a base di cromo esavalente, le cui prestazioni, oltre che per lo spessore depositato sullo zinco, erano migliorate anche dalla ulteriore protezione elettrochimica a effetto barriera, data dai legami chimici degli atomi di cromo esavalente con gli atomi di zinco del substrato: la resistenza alla corrosione era diversificata a seconda del colore da ottenere, a causa dei diversi spessori applicati e delle diverse composizioni chimiche degli agenti coloranti:

blu (bianco) spessore 25÷80 nm;
giallo spessore 250÷500 nm;
verde spessore 1000÷1500 nm;
nero spessore 250÷1000 nm;

Oggi, messi al bando questi prodotti, con l'impiego di passivanti assai meno nocivi alla salute umana e più rispettosi dell'ambiente, le caratteristiche finali di protezione restano sostanzialmente uguali: il deposito resta in spessori tipici di 300 nm e questo rende possibile ottenere prestazioni più o meno simili a quelle precedenti, eccetto però l'effetto barriera di cui sopra, data la minore reattività del cromo trivalente.
In particolare l'aspetto visivo è quello dove maggiormente si nota la differenza rispetto ai trattamenti a base di cromo esavalente: nelle colorazioni e nella lucentezza.
Le superfici protette da zincatura elettrolitica, nel caso di passivazione gialla, non hanno più l'aspetto lucido, marcato e splendente: i colori e i loro riflessi sono notevolmente più sbiaditi e attenuati, pur se la resistenza alla corrosione è pressochè uguale; stesso discorso per la comune zincatura bianca, oggi molto più opaca e quasi grigia.

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